Adolescenti

L’adolescenza è un periodo della vita straordinario ma faticoso, ricco di cambiamenti e sollecitazioni che rendono i ragazzi spesso irriconoscibili a se stessi e ai propri genitori. In questa fase della vita, l’alleanza tra amici e all’interno del gruppo dei pari è fondamentale, tuttavia possono esserci argomenti difficili da condividere o parole che non vogliono uscire. In questo caso l’ascolto è lo strumento più efficace, delle cose dette e non dette, dei gesti, degli sguardi e dei silenzi, restando rispettosamente in attesa dei tempi del ragazzo e accogliendo le emozioni e le parole che scegli di regalarci, anche quando sembrano inconciliabili con le nostre, quando ci sfidano e ci mettono in discussione. La relazione con l’adolescenza insegna, se si accetta di mettersi in gioco.

Per questo lo stile di counseling che comunemente utilizzo con gli adolescenti viene definito befriending: perché è caratterizzato da un atteggiamento di empatia e disponibilità, unito a una specifica competenza e consapevolezza comunicativa e relazionale.

Attraverso brevi cicli di counseling individuale accompagno il ragazzo in un viaggio all’interno del proprio mondo emotivo per scoprire i propri talenti e i propri limiti, e per individuare passioni e obiettivi di vita che inevitabilmente mutano nel tempo, facendo luce nella nebbia delle abitudini e delle costrizioni più o meno esplicite per individuare insieme ciò che vuole fare, ciò che vuole essere e le strategie più idonee per raggiungere il traguardo di una percezione di se stesso il più possibile vicina alla sua identità.
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Le manifestazioni di un disagio sono molteplici e differenti a seconda della personalità del ragazzo e dei diversi contesti sociali, scolastici e familiari. Alcune tra le problematiche più frequenti sono: ansia, bullismo e cyber bullismo, comportamento aggressivo nei confronti dei familiari, dipendenza da Internet, social e giochi elettronici, abbandono scolastico o scarso rendimento, isolamento sociale, difficoltà relazionali nei confronti degli amici o dei compagni di classe, eccessive aspettative genitoriali, lutti, malattie, separazione dei genitori o rapporto conflittuale, ecc.

Il counseling ha l’obiettivo di aiutare il ragazzo a mettere a fuoco le cause del suo disagio e a trovare in se stesso, con il supporto di un adulto autorevole a cui affidarsi, le risorse necessarie per venirne fuori, rafforzando la propria sicurezza in se stesso, aumento il livello di autostima e di autonomia di pensiero.
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L'adolescenza può rappresentare una grande opportunità di crescita, purché si facciano i conti con le fragilità tipiche di questa fase connotata da grandi cambiamenti. L’esigenza, quasi sempre implicita, dell'adolescente è quella di organizzare, anche in termini progettuali, i significati della propria esistenza, messi a dura prova da emozioni negative come il senso di inadeguatezza, la non accettazione del proprio corpo, la difficoltà di relazione in famiglia e a scuola, ecc.

Col mio lavoro aiuto il ragazzo ad intraprendere un percorso di costruzione o ricostruzione della propria identità procedendo per piccoli passi, consentendogli di sentirsi riconosciuto e di percepirsi come soggetto autonomo e protagonista della propria storia.
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"Nella fragilità si nascondono valori di sensibilità e di delicatezza,
di gentilezza estenuata e di dignità,
di intuizione dell’indicibile e dell’invisibile che sono nella vita,
e che consentono di immedesimarci con più facilità
e con più passione negli stati d’animo e nelle emozioni,
nei modi di essere esistenziali, degli altri da noi.”  
(E. Borgna)