Anch’io, pur con un’esistenza più insolita e avventurosa del normale, ero vissuto, come tutti, entro i limiti autoimposti del previsto. Per trent’anni avevo fatto, da bravo, il figlio, il marito, il padre, l’amico, il giornalista, il viaggiatore e altro. Quelli erano stati i ruoli, le maschere con le quali mi ero anche divertito. Ma io? E poi, quale io? Ora volevo uscire da tutti quei ruoli, volevo saltare fuori dal cerchio stregato del conosciuto, scendere dal piedistallo delle certezze convenzionali. (T.Terzani)