Per far questo, è fondamentale rispettare i tempi dei bambini, il ritmo a cui danza il pensiero di ciascuno, per accompagnarlo senza forzature a trovare il percorso che gli somiglia di più. L’organizzazione del tempo da passare insieme è condivisa all’inizio di ciascun incontro e prevede una suddivisione chiara, ma mai rigida, tra ‘tempo dei compiti’ e ‘tempo del gioco, delle chiacchiere o del nulla’, così che il bambino sia sempre consapevole della direzione che sta seguendo e sempre più autonomo nella gestione dei suoi tempi e delle attività. I bambini vengono lasciati liberi di giocare con “giochi furbi” ed educativi, di leggere, disegnare, scrivere, di strappare e costruire. Attraverso un atteggiamento di costante ascolto attivo si mettono a disposizione dei bambini tante possibilità, tanti tipi di linguaggio e di comunicazione, per spingerli a trovare il proprio modo di essere e di esprimersi, e allo stesso tempo viene insegnato loro ad ascoltare e a rispettare chiunque porti un pensiero, per quanto differente e a prima vista distante ed estraneo.